venerdì 30 maggio 2014

Buongiorno a tutti,

nella pagina precedente a questa del mio blog ho approfittato dei saluti finali per estenderli ai miei “alunni” del corso A.S.I. di restauro, e alcuni di voi  mi hanno domandato di cosa si trattasse; per cui oggi vi voglio parlare del corso A.S.I  che si sta concludendo proprio in questo mese di maggio.

Si tratta del primo corso di formazione nel settore automotive per restauro  e prototipazione, voluto  e promosso  dall’A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano) in collaborazione con la Piazza dei Mestieri di Torino.

L’intento è quello di tutelare il patrimonio del settore auto che per  professionalità  ed esperienza è stato ed è ben presente nel territorio torinese, rivolgendosi in particolare ai giovani.

In quest’ ottica  è stato  selezionato  un gruppo di 20 studenti, provenienti dal Piemonte alla Sicilia per  arrivare sino all’Argentina, sia diplomati che laureati, ma con un unico denominatore comune: la passione per l’auto e la sua storia.

Questa è la foto della 1° CLASSE del  corso 2013/ 2014 con alcuni docenti (tra cui il sottoscritto).



A me in particolare è stato chiesto di tenere lezioni sulla mia attività, sul mio lavoro passato e attuale, e siccome non si può pretendere che la passione abbia limiti, capite bene che ho iniziato tali lezioni dalle origini, ovvero dal carro dell’antichità, per passare poi alla carrozza (con tutti i suoi tipi).








Arrivando  alle prime vetture con motori a vapore per proseguire fino alle varie evoluzioni e innovazioni  dei motori a scoppio fino alle vetture del dopoguerra e ai carrozzieri, specialmente torinesi con il loro celebre salone dell’auto.





Ovviamente tenendo sempre come filo conduttore il mio lavoro di scoccaio.




Spero che quest’esperienza sicuramente positiva  possa continuare anche negli anni futuri e servire da sbocco lavorativo per i giovani….. con un occhio sempre al passato.



venerdì 14 febbraio 2014

FIAT 501 S (1921)

Buonasera a tutti, eccomi a voi per parlarvi di un altro aspetto del mio lavoro.

Non sempre  quando si deve restaurare un auto d’epoca si possiedono le lamiere originali della vettura, andate perse negli anni chissà come. Questo accade specialmente per le auto sportive e da corsa, soggette più delle altre a incidenti e che non sempre venivano riparate, soprattutto nelle parti in legno.


Ecco che allora i collezionisti di oggi si ritrovano con il solo telaio e il motore (più o meno integri) come nel caso che vi mostrerò. Si tratta di una FIAT 501 S del 1921 da corsa e per rifare il legno della scocca, non avendo a disposizione i disegni originali, occorre avere la fortuna di trovare un esemplare da copiare da musei o privati. 


















Ecco dunque che scattando fotografie (tante), facendo dove è possibile sagome di cartone e prendendo un mare di misure si ottiene tutto quel materiale necessario a rifare il disegno scala 1:1 della vettura.









Il passo successivo è la ricostruzione vera e propria della scocca, non solo del legno che rimarrà nella vettura rivestito di lamiera, ma anche dei modelli in legno per la battitura di quei particolari e di quelle parti che non si possono più  trovare, come la calandra del radiatore della FIAT 501 S.




   

















Da questo momento in avanti il lavoro passa in mano ai “battilastra”, ai carrozzieri, ai meccanici e ai verniciatori, ma questo…… per me è tutto un altro lavoro.


Con questo vi lascio e ne approfitto per fare un saluto particolare ai … “miei” allievi  del primo corso A.S.I di formazione Automotive che lezioni  come questa le hanno appena sorbite, e che con mio grande piacere so che mi seguono ugualmente su questo blog.