Buongiorno a tutti,
nella pagina precedente a questa del mio blog ho approfittato dei
saluti finali per estenderli ai miei “alunni” del corso A.S.I. di restauro, e
alcuni di voi mi hanno domandato di cosa
si trattasse; per cui oggi vi voglio parlare del corso A.S.I
che si sta concludendo proprio in questo mese di maggio.
Si tratta del primo corso di formazione nel settore automotive per restauro e prototipazione, voluto e promosso dall’A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano) in collaborazione con la Piazza dei Mestieri di Torino.
L’intento è quello di tutelare il patrimonio del settore auto che per professionalità ed esperienza è stato ed è ben presente nel territorio torinese, rivolgendosi in particolare ai giovani.
Si tratta del primo corso di formazione nel settore automotive per restauro e prototipazione, voluto e promosso dall’A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano) in collaborazione con la Piazza dei Mestieri di Torino.
L’intento è quello di tutelare il patrimonio del settore auto che per professionalità ed esperienza è stato ed è ben presente nel territorio torinese, rivolgendosi in particolare ai giovani.
In quest’ ottica è stato selezionato
un gruppo di 20 studenti, provenienti dal Piemonte alla Sicilia per arrivare sino all’Argentina, sia diplomati
che laureati, ma con un unico
denominatore comune: la passione per l’auto e la sua storia.
Questa è la foto della 1° CLASSE del corso 2013/ 2014 con alcuni docenti (tra cui il sottoscritto).
A me in particolare è stato chiesto di tenere lezioni sulla mia attività, sul mio lavoro passato e attuale, e siccome
non si può pretendere che la passione abbia limiti, capite bene che ho iniziato tali lezioni dalle origini, ovvero dal carro dell’antichità, per passare poi alla carrozza (con tutti i suoi
tipi).
Arrivando alle
prime vetture con motori a vapore per proseguire fino alle varie evoluzioni e
innovazioni dei motori a scoppio fino
alle vetture del dopoguerra e ai carrozzieri, specialmente torinesi con il loro
celebre salone dell’auto.
Ovviamente tenendo sempre come filo conduttore il mio lavoro di scoccaio.
Spero che quest’esperienza sicuramente positiva possa
continuare anche negli anni futuri e servire da sbocco lavorativo per i giovani….. con un occhio sempre al
passato.